Vuoto a rendere. In alcuni paesi del Nord Europa è un sistema che funziona al meglio. In Italia la pratica in uso fino a vent'anni fa, è stata poi messa all'angolo dalla mentalità consumista. Eppure, se oggi si ricominciasse dal riuso di vetro e plastica sarebbe un consistente contributo al problema dei rifiuti e alla loro riduzione.
Dal nord al sud dell'Italia dilagano i rifiuti. Si cercano soluzioni effettive, sistemi di raccolta differenziata e di smaltimento rivoluzionari che diminuiscano la quantità di spazzatura che finisce in discarica, ma i risultati non sembrano confortanti, soprattutto in alcuni casi. Tra le soluzioni, ce n'è una che comincia a prendere piede e che potrebbe permettere di raggiungere ottimi risultati. Si tratta del vuoto a rendere per contenitori di vetro e plastica.
Questo sistema funziona molto bene a Berlino e ad Helsinki al punto che anche in Italia è stato creato un gruppo sul social network Facebook dal nome Anche in Italia la cauzione del vuoto a rendere che conta centinaia di iscritti. "Prendiamo esempio dalla Germania, dove ogni bottiglia in vetro o plastica viene venduta con un sovrapprezzo di alcuni centesimi, in seguito restituito da qualsiasi supermercato che ritira i vuoti non rovinati. In tal modo si incrementa notevolmente la quantità di materiale riciclato, si hanno strade ben più pulite e si ha anche un risparmio economico per i consumatori! Inoltre, considerato il valore dei vuoti, se qualcuno getta a terra o non ricicla le bottiglie, c'é sempre qualcun altro pronto a raccogliere il prezioso 'rifiuto'! E' un'idea semplice, ma utilissima per l'ambiente e le nostre tasche. Perché non applicarla anche in Italia???" dichiara il gruppo sulla bacheca del social network.
Nel Lazio, i Verdi vorrebbero trasformare questa proposta in legge presentandola in Regione.
In realtà si tratta di un sistema molto antico già in uso almeno fino a venti anni fa. A poco a poco con il fiorire di una mentalità economica diversa si cominciò a sottovalutare quelle poche lire in più che venivano date al momento dell'acquisto e che sarebbero state rimborsate successivamente alla consegna dei recipienti vuoti. Nacquero altri materiali per contenitori come il PET e il tetrapak e l'usanza del vuoto a rendere cominciò a decadere.
A distanza di anni, però, questo sistema torna di moda non solo nel nord Europa, ma anche in altri stati del mondo, come in Australia, soprattutto in alcune contee, dove il risultato raggiunto è stato inaspettato ed ha permesso l'85% del recupero dei contenitori.
Avere città più pulite, risparmiare risorse, materie prime e denaro è molto più semplice di quanto si pensi comunemente.
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